I Disturbi Somatoformi e Psicosomatici

La Psicosomatica indaga la relazione tra mente e corpo, tra mondo emozionale e mondo emotivo, e coglie gli effetti negativi che la psiche produce sul corpo.

I Disturbi Somatoformi e Psicosomatici rappresentano delle vere e proprie malattie fisiche che comportano danni sia a livello organico che psico-emotivo.
Sintomi sono i pensieri angosciosi e le emozioni negative (risentimento, rimpianto, impazienza, indecisione, preoccupazione, rabbia, ecc.), che mantengono il Sistema Nervoso Autonomo iperattivo.

Le conseguenze più diffuse riguardano l’apparato gastrointestinale (gastrite, colite ulcerosa, ulcera peptica), l’apparato cardiocircolatorio (tachicardia, aritmia, cardiopatia ischemica, ipertensione essenziale), l’apparato respiratorio (asma bronchiale, sindrome iperventilatoria), l’apparato urogenitale (dolori mestruali, impotenza, eiaculazione precoce, anorgasmia, enuresi), il sistema cutaneo (psoriasi, acne, dermatite atopica, prurito, orticaria, secchezza cutanea e delle mucose, sudorazione profusa), il sistema muscoloscheletrico (cefalea tensiva, crampi muscolari, torcicollo, mialgia, artrite).

Stress

È la risposta psicofisica a una quantità di compiti emotivi, cognitivi o sociali che la persona percepisce come eccessivi.
Può essere provocato da eventi di vita piacevoli e non (ad esempio: matrimoni, nascita di figli, morte di persone care, divorzi, pensionamenti, ecc.), oppure da fattori ambientali (come la mancanza di una abitazione, il vivere in ambienti rumorosi o inquinati) e possono dipendere anche da malattie e da cataclismi.

Le fasi sono tre, e cioè:

  • 1
    Fase di allarme: la persona avverte di dover far fronte a dei doveri e mette in moto le risorse per adempierli.
  • 2
    Fase di resistenza: il soggetto stabilizza le sue condizioni e si adatta al nuovo tenore di richieste.
  • 3
    Fase di esaurimento: si registra la caduta delle difese e la comparsa di sintomi fisici, fisiologici, psicologici ed emotivi.

Dalla durata dell'evento dipende il tipo di Stress.

  • Stress Acuto: si verifica una sola volta e in un tempo limitato.
  • Stress Cronico: lo stimolo ha lunga durata e può presentarsi a intervalli regolari (con durata limitata) o continuativi (ostacolano il normale raggiungimento degli obiettivi della persona).

Insonnia

Si verifica quando una persona percepisce il proprio sonno come insufficiente o insoddisfacente.
Bisogna distinguere tra le Dissonnie, ovvero quei disturbi dovuti ad alterazioni di ritmo e di qualità del sonno, così come ad apnee notturne e le Parasonnie, cioè disturbi del sonno provocati da eventi anomali che si verificano mentre dormiamo, come gli incubi.

La durata dell’insonnia può essere occasionale, transitoria o cronica e può presentarsi sia in pazienti sani (Insonnia Primaria) sia in pazienti con malattie fisiche o problemi psicologici come la depressione (Insonnia Secondaria).

Si può, infine, soffrire di Insonnia in momenti diversi:

  • 1
    Insonnia Iniziale: quando si fatica ad addormentarsi.
  • 2
    Insonnia Tardiva: quando ci si sveglia nel cuore della notte.
  • 3
    Insonnia Soggettiva: quando si ha la percezione di dormire poco o male, nonostante i dati dimostrino che il soggetto ha un sonno piuttosto regolare.

Ipocondria

È una preoccupazione legata a una paura o alla convinzione di essere vittima di una malattia grave. Si manifesta perché il soggetto non è in grado di interpretare correttamente i sintomi che avverte, né riesce a calmarsi difronte a diagnosi positive.
Soggetti di questo tipo temono che gli specialisti interpellati non siano in grado di comprendere il suo caso e di fornirne una soluzione definitiva.

L’Ipocondria in molti casi si accompagna a Disturbi dell’Umore e di Ansia (Ipocondria Secondaria), mentre gli ipocondriaci veri sono in numero inferiore (Ipocondria Primaria).

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