7 consigli da applicare subito per responsabilizzare tuo figlio e fare in modo che sviluppi la giusta intelligenza

Ad oggi, sono tantissime le mamme che si sono rivolte a me in cerca di consigli su come responsabilizzare il proprio figlio e fare in modo che cresca sviluppando la giusta intelligenza.

Molte di loro sono ormai stremate, le hanno provate tutte e pongono i problemi più disparati: si va dal più classico «Come faccio ad educare mio figlio?» fino al più specifico «Come posso fare in modo che mio figlio sviluppi la giusta intelligenza emotiva?», passando per altre questioni, come «Mio figlio mi risponde male», o anche «Mio figlio non studia». Il nocciolo della questione, tuttavia, è soltanto uno e dobbiamo ricercarlo nel concetto di intelligenza.

Seguimi mamma, seguimi papà. Risponderemo a tutte queste domande e troveremo il modo più giusto affinché tuo figlio cresca intelligente, responsabile ed educato. Dobbiamo però partire dalle basi: capire, cioè, cosa significa nello specifico la parola “intelligente”.

Che cos'è l'intelligenza

L'intelligenza è quella facoltà mentale che consente ad una persona di interagire con la realtà in modo favorevole.

Secondo Gardner (Psicologo americano), ogni persona è dotata di almeno sette intelligenze ovvero, è intelligente in almeno sette modi diversi.

Ciò significa che alcuni di noi possiedono livelli molto alti in tutte o quasi tutte le intelligenze, mentre altri hanno sviluppato in modo più evidente solo alcune di esse. Tuttavia è importante sapere che ognuno può sviluppare tutte le diverse intelligenze fino a raggiungere soddisfacenti livelli di competenza.

In realtà, tutti possiamo sviluppare le nostre diverse intelligenze se siamo messi nelle condizioni appropriate di incoraggiamento, arricchimento e istruzione. Inoltre le intelligenze sono strettamente connesse tra di loro e interagiscono in modo molto complesso. 

I sette tipi di intelligenza secondo Gardner

Vediamo quali sono le sette intelligenze e come agiscono:

  • 1
    Intelligenza logico-matematica, abilità implicata nel confronto e nella valutazione di oggetti concreti o astratti, nell'individuare relazioni e principi.
  • 2
    Intelligenza linguistica, abilità che si esprime nell'uso del linguaggio e delle parole, nella padronanza dei termini linguistici e nella capacità di adattarli alla natura del compito. 
  • 3
    Intelligenza spaziale, abilità nel percepire e rappresentare gli oggetti visivi, manipolandoli idealmente, anche in loro assenza.
  • 4
    Intelligenza musicale, abilità che si rivela nella composizione e nell'analisi di brani musicali, nonché nella capacità di discriminare con precisione altezza dei suoni, timbri e ritmi.
  • 5
    Intelligenza cinestetica, abilità che si rivela nel controllo e nel coordinamento dei movimenti del corpo e nella manipolazione degli oggetti per fini funzionali o espressivi.
  • 6
    Intelligenza interpersonale, abilità di interpretare le emozioni, le motivazioni e gli stati d'animo degli altri.
  • 7
    Intelligenza intrapersonale, abilità di comprendere le proprie emozioni e di incanalarle in forme socialmente accettabili.

L'American Psychological Association ha affidato di recente a un gruppo di esperti il compito di confrontare gli effetti che l'ambiente (nel quale rientrano non solo le cure della famiglia, ma anche la salute e l'alimentazione) e la genetica hanno sull'intelligenza. Ebbene, dallo studio è emerso che entrambi svolgono un ruolo importante. Il ruolo dei geni è predominante, certo, ma ai genitori, e quindi a te che stai leggendo, rimane spazio sufficiente per influenzare il risultato finale.

In effetti, un numero sempre più alto di ricerche indica che, soprattutto nei primi anni di vita, quando il cervello è ancora in via di formazione, la presenza attenta di entrambi i genitori, aiuta la formazione del complesso sistema di circuiti cerebrali che è alla base di un corretto sviluppo dell'intelligenza. “È necessario che i genitori siano coscienti dell'importanza del loro contributo” dice Craig Ramey, che insegna psicologia alla University of Alabama di Birmingham e da 30 anni studia il rapporto tra sviluppo intellettivo nella prima infanzia e stimoli esercitati dagli adulti.

Sette consigli da applicare subito per potenziare l’intelligenza di tuo figlio

E dunque che cosa puoi fare, come genitore, per potenziare l'intelligenza di tuo figlio?

Segui questi sette consigli, con pazienza, giorno dopo giorno, nonostante tutti gli ostacoli che si presenteranno:

  • 1
    Crea un’atmosfera che favorisca l’apprendimento: non usare i “metodi forti” ma gioca con tuo figlio in quanto l’unico linguaggio che i bambini conoscono è quello del gioco (non farlo sentire come se stesse a scuola)
  • 2
    Guardalo negli occhi: ad un mese dalla nascita, tuo figlio riesce a mettere a fuoco gli oggetti che si trovano a circa 15 centimetri da lui, più o meno la stessa distanza alla quale sei tu quando lo tieni in braccio e lo guardi in volto. In questo caso le connessioni cerebrali creano un percorso di riconoscimento che diventa via via più chiaro e netto ogni volta che prendi il bambino in braccio, e che lo aiuta a dividere il mondo circostante in due parti: ciò che gli è familiare e ciò che non lo è; ciò che è diverso e ciò che è uguale, tutte capacità fondamentali per l’apprendimento.
  • 3
    Parla continuamente: dall’esatto momento in cui nasce, non smettere mai di parlare a tuo figlio (leggi favole, parlagli mentre cambi il pannolino, mentre fai il bagnetto e così via). A tre anni sarà già in grado di pronunciare discorsi lunghi e sensati, a cinque riuscirà a leggere. Molti non lo capiscono, ma questo è un aspetto fondamentale: la ricchezza del vocabolario dei bambini dipende moltissimo dalla quantità di tempo che i genitori passano a parlare con loro.
  • 4
    Fagli ascoltare musica: Ninne-nanne e canzoncine varie, favoriscono lo sviluppo intellettuale del bambino. La musica non insegna soltanto ritmo e melodia ai piccoli, ma migliora di molto le capacità di ragionamento spazio-temporale (importante per capire la matematica e le scienze).
  • 5
    Incoraggia la curiosità e la creatività: I bambini sono naturalmente portati ad esplorare l’ambiente sin dalla nascita quando cominciano a guardarsi attorno, quando toccano gli oggetti e li portano alla bocca e così via. Un bambino cresce intellettivamente e impara a riconoscere il mondo facendo nuove esperienze, esplorando. Incoraggiate il loro desiderio di conoscere o, meglio ancora, esplorate e giocate con loro.
  • 6
    Rinforzalo psicologicamente: dì “Bravo!” al tuo bambino ogni volta che fa qualcosa nel modo giusto (la prima volta che fa la pipì nel vasetto, che rimette i propri giochi al loro posto, che mangia da solo, eccetera). Quando lodi i progressi di tuo figlio rendendolo felice, il suo cervello libera una quantità di sostanze chimiche che rinforzano i circuiti ed aumentano, di conseguenza, la probabilità che quel comportamento “positivo” venga ripetuto con piacere. Se invece questi progressi sono accolti con indifferenza, i circuiti rimangono deboli, e il bambino diventa riluttante a battere nuove strade e a rifare quel comportamento.
  • 7
    Amalo incondizionatamente e fallo sentire amato: vicinanza, contatto fisico, parole amorevoli, sguardi teneri, l’ascolto, sono tutti fattori che favoriscono l’autostima e quindi la sicurezza di tuo figlio. L’immagine che tuo figlio riceve di sé stesso dipende dagli stimoli e riscontri che riceve dall’ambiente, e in modo fondamentale dipende dai genitori!

Conclusioni

Fare il genitore non è affatto facile, ma con la giusta dose di pazienza, fermezza, lungimiranza e buon senso, è possibile educare dei figli intelligenti e responsabili. I figli che tutti i genitori vorrebbero!

Sento di fare, a questo punto, un grande “in bocca al lupo” a tutti i genitori (come me!).

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