L'impotenza appresa: come superarla

Gli studi hanno dimostrato che le esperienze negative precoci, soprattutto quelle avvenute nell'infanzia in un'età compresa tra 0 e 12 anni, possono cambiare in peggio il nostro comportamento, il carattere e la personalità.
Le esperienze che riescono a fare tutto questo sono quelle nelle quali abbiamo sofferto in una situazione che non potevamo cambiare o evitare.
In questi casi, interviene una forma estrema di rassegnazione psicologica chiamata impotenza appresa”.

Cosa significa “impotenza appresa”

Il termine “appresa” fa riferimento ad una reazione mentale contro-intuitiva: di norma il cervello fa di tutto per evitare il dolore. Quando si sente in trappola, quando pensa che non c'è più nulla da fare, quando non riesce a trovare una soluzione o a controllare ciò che sta provocando la sofferenza, si lascia andare ad una specie di depressione. 

In situazioni come questa, il cervello non reagisce più, non prova neanche più ad evitare il dolore: ecco in cosa consiste l’impotenza appresa.

Questo spiega perché alcune persone si rassegnano ed accettano passivamente situazioni insopportabili dalle quali in realtà dovrebbero scappare: una relazione sbagliata, il portare avanti un lavoro noioso e deprimente, o ancora il fatto di non reagire ai sintomi psicologici perché si crede che ormai non ci sia più nulla da fare.

L’aspetto più brutto, dal mio punto di vista, è il fatto che potenzialmente questa rassegnazione, questo stato depressivo, possono durare anche per tutta la vita.

La persona può decidere di non reagire mai più e di lasciarsi andare per sempre.

Superare l’impotenza appresa: i miei 6 consigli

Dunque, cosa possiamo fare per reagire energicamente e risvegliarci da questo brutto incubo? Vediamolo di seguito in 5 consigli chiave:

  1. 1
    LAVORA SULLA PREVENZIONE: se sei un genitore, il consiglio che ti do è di cercare di non opprimere i tuoi figli, non controllare le loro decisioni (a meno che non ci sia un reale bisogno), non sostituirti a loro in nessun ambito, non proteggerli eccessivamente e soprattutto non criticarli quando commettono un errore o quando sbagliano. In caso contrario, li starai scoraggiando dall’assumersi le proprie responsabilità, starai impedendo loro di crescere; in età adulta avranno difficoltà a prendere decisioni autonomamente, non crederanno in loro stessi e si sentiranno incapaci e inferiori rispetto agli altri. Ricorda che l'aspetto peggiore di tutto questo atteggiamento mentale è il fatto che queste esperienze vissute in età precoce, non vanno nel dimenticatoio ma al contrario potrebbero condizionare i tuoi figli per sempre, in tutti i contesti. Pertanto, fai molta attenzione!
  2. 2
    SE VUOI, PUOI: se invece sei tu stesso ad avvertire la trappola mentale dell’“incapacità appresa”, è arrivato il momento di reagire. Anzitutto, parti dal presupposto fondamentale che, se vuoi, puoi fare sicuramente qualcosa. Questa è la conditio sine qua non: dai a te stesso uno spiraglio di luce, una possibilità, una speranza, perché realmente esiste una soluzione a qualsiasi problema. Analizza la situazione che vuoi cambiare e chiediti: qual è il cambiamento necessario da fare?
  3. 3
    AIUTATI CON L’IMMAGINAZIONE: chiudi gli occhi e immagina che non sia tu a trovarti in quella condizione negativa e sofferente, ma sia una persona che tu ami, una persona a cui tu tieni, un amico o un familiare che ti chiede un consiglio. Che consiglio daresti a questa persona per farla uscire da quella condizione di sofferenza? Razionalmente, quale potrebbe essere il primo passo da fare? Appena capisci qual è questa prima azione, questo passo da fare, trasformalo in realtà, mettilo in atto, senza pensarci troppo.
  4. 4
    VAI AVANTI COMUNQUE: considera che nel momento in cui starai facendo tutto questo, il tuo cervello proverà a scoraggiarti inviandoti pensieri paurosi: Ti dirà che non ce la farai, che non ne vale la pena, che nulla mai cambierà… Non ascoltare il tuo cervello in quel momento, perché tutto questo scoraggiamento fa parte proprio dell'incapacità appresa dalla quale stai scappando. Forza, reagisci!
  5. 5
    COMPRENDI LE ORIGINI DEL BLOCCO MENTALE: potrebbe essere, ad esempio, dovuto ad un’educazione troppo rigida ricevuta da parte di genitori critici oppure un'esperienza a scuola (come l’aver subìto bullismo o l’essere stato disprezzato e non valorizzato da un insegnante, e così via). Comprendi le origini e distaccati psicologicamente da queste brutte esperienze, non fanno più parte di te, non sono più nel presente ma sono ormai relegate nel passato.
  6. 6
    RICONPENSATI: individuata la prima azione da fare, trasformala in realtà e, appena l'avrai fatto, festeggia i tuoi risultati: ricompensati in qualche modo per il coraggio che hai avuto e per il fatto che stai andando verso una vita migliore, verso la realizzazione di te stesso. Ti stai liberando finalmente di questa trappola mentale, ti stai riappropriando del tuo cervello e, in ultimo, della tua intera esistenza. Complimenti!

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