I sette segreti per vivere felici e combattere la tristezza

Cosa ti manca per essere felice? Ti parlo di come raggiungere la felicità mettendo in pratica 7 consigli per combattere la tristezza interiore.

La felicità è uno stato naturale del cervello e si produce spontaneamente se agiamo nel modo giusto.
A chiunque è capitato di chiedersi come trovare la felicità e come essere felice ogni giorno, specie quando ha pensato di essere incastrato in un periodo della sua vita buio e senza vie d’uscita.

In realtà ciò che ci divide dalla felicità rappresenta solo un ostacolo (o più di uno), e gli ostacoli – si sa – sono fatti per essere superati.
Porta avanti questa lettura e scopri cosa ti manca per essere felice. Una volta rintracciato l’ostacolo, ti basterà seguire sette semplici consigli per sentirti felice e in totale armonia con il mondo che ti circonda.

Sii positivo

Barbara Fredrickson - professoressa di psicologia all’università della Carolina del Nord – invita ad essere positivi.

Un atteggiamento positivo ci rende più belli e più sani, perché favorisce l’abbassamento della pressione, minimizza il dolore, riduce l’incidenza delle malattie da raffreddamento, oltre a garantire una migliore qualità del sonno. Bisogna aumentare il numero di emozioni positive nell’arco della giornata, anche se effimere: una tira l’altra, come si suol dire, e ben presto ci sentiremo trascinare da una spirale ascendente di positività. Occorre trovare un momento di tempo per scoprire il lato positivo in ogni situazione. Niente piagnistei (“Le mie storie finiscono sempre male!”), né conclusioni avventate (“'Non ce la farò mai a portare a termine questo progetto!”) e basta rimuginare senza sosta.
Una qualsiasi distrazione salutare che possa risollevarci l’umore — una bella corsa o una nuotata — è sempre un’ottima scelta.

Esatto. Il primo segreto della felicità è raggiungerla facendo leva su uno dei suoi più grandi alleati: la positività.
Mi rendo conto, però, che in molti casi pensare positivo possa non bastare. La positività va accompagnata all’azione e a dirlo è lo scienziato William James nel lontano ‘800: secondo la sua teoria, è il comportamento l’elemento che influisce davvero sulle emozioni.
James ha spiegato che, ad esempio, sorridere forzatamente in alcune occasioni porta a spensieratezza e felicità e la sua tesi ha trovato riscontro quasi un secolo dopo nelle parole dello psicologo Laird: avere pensieri positivi è più semplice se ci si esercita a sorridere e a ridere in modo forzato.
Adesso seguimi: ti sarà tutto più chiaro andando avanti nella lettura di questo articolo.

Sii ambizioso 

È il turno di Daniel Gilbert – professore di psicologia all’Università di Harvard e autore del libro “Stumbling on happiness” (“Inciampando nella felicità”) – che invita a tirare fuori il coraggio.

Le ricerche dimostrano che siamo portati a rimpiangere le occasioni mancate molto di più delle azioni intraprese. Questo accade perché accettiamo più facilmente una mossa temeraria anziché un atteggiamento rinunciatario, e ci consoliamo ripensando all’insegnamento tratto dall’esperienza vissuta. Indugiamo a soppesare le nostre possibilità quando invece dovremmo lanciarci in avanti. Sono infatti le minacce più temute alla nostra felicità — la perdita del lavoro o la fine di un matrimonio — a far scattare in noi le difese psicologiche (che favoriscono le sensazioni felici) molto di più rispetto ai fastidi da poco conto. La conseguenza paradossale è che talvolta è più facile consolarsi per aver superato una situazione davvero drammatica che non una banale brutta esperienza. Eppure ben di rado siamo pronti a scegliere l’azione, e preferiamo optare per il nulla di fatto.

In sostanza Gilbert sostiene che le persone tendono per natura a pensare alle conseguenze catastrofiche di un evento. Ad esempio, se siamo dal dentista, anziché pensare al dolore del trapano potremmo pensare a goderci la musica di sottofondo in sala d’attesa e la vista della segretaria carina difronte a noi.

O ancora, se pensiamo di essere in ritardo e di poter prendere il treno, anziché pensare alle sventure che ci sono capitate l’ultima volta che ci è successo, dovremmo pensare a tutto quello che potremmo fare se ciò avvenisse.

Rilassati e pensa

Meditate, dice Daniel Goleman, psicologo e scrittore del Massachusetts.

La meditazione ci aiuta a gestire più efficacemente la nostra reazione allo stress e a riprenderci più in fretta da eventi traumatizzanti. Qui sta la chiave della felicità. In una ricerca, alcune persone con incarichi di lavoro molto stressanti hanno seguito un corso di meditazione per otto settimane e al termine dell’esperimento hanno riferito di sentirsi più felici e di ricordarsi addirittura per quale motivo si appassionavano al loro lavoro.

Prima di questo esercizio, queste persone erano troppo stressate e non se ne rendevano conto.
In realtà anche i principianti possono trarre vantaggio dalla meditazione, ma ci vuol pratica.

Ho trascorso una serata con Yongey Mingyur Rinpoche, il lama tibetano conosciuto come “l’uomo più felice della terra”. Com’è arrivato a tanto? Con l’esercizio costante. Mi sono reso conto che si riprendeva rapidamente da contrasti e dissensi ed è su questa capacità di ripresa che la scienza calcola i parametri della felicità.

Come essere felice ogni giorno grazie alla meditazione? Uno studio condotto dall’istituto di ricerca di Vienna ha scoperto che 20 minuti di meditazione aumentano la produzione di serotonina, l’ormone della felicità.

È sbagliato pensare che la meditazione si basi sul controllo della mente. Meditare, invece, vuol dire portare la mente in uno stato di quiete, consapevolezza e conoscenza del sé profondo.

Fatti del bene 

È il turno di un altro docente di psicologia: Paul Gilbert.
Gilbert insegna psicologia clinica all’università di Derby e sostiene che il segreto della felicità stia nel farsi del bene.

Dal modo in cui ci poniamo di fronte a noi stessi — adottando un atteggiamento benevolo o severo — dipende in larga misura il nostro benessere, il senso di appagamento e la capacità di far fronte alle difficoltà. Se vi rimproverate qualcosa, fermatevi un attimo, respirate profondamente, rallentate i vostri ritmi e cercate di pensare alle vostre qualità migliori, come la generosità, l’affetto, la dolcezza. Non importa che siate davvero dolci, affettuosi o generosi, l’essenziale è che sappiate anche voi immedesimarvi in queste emozioni, come un attore che si cala nella parte.

E conclude:

In un diario, annotate come si altera il vostro senso di autocritica quando eseguite questo esercizio. Solo allora rivolgete l’attenzione al problema da risolvere.

In sostanza, il modo in cui trattiamo il nostro corpo e la nostra mente influisce profondamente sul nostro benessere: il segreto per la felicità sta nel concentrare tutte le attenzioni sulle nostre migliori qualità e dimenticare aspetti o caratteristiche negative.

Sfrutta a tuo vantaggio il pessimismo

Sfruttate il pessimismo, propone Julie Norem, professoressa di psicologia al Wellesley College, nel Massachusetts.

I pessimisti stanno sulla difensiva e si aspettano sempre il peggio, sprecando preziose energie mentali a figurarsi come potrebbero andar storte le cose. Ma nel far questo, hanno maggiori probabilità di raggiungere i loro obiettivi. È una tattica utile che raccomando a tutti. Immaginate che cosa possa andar di traverso in una situazione, studiando accuratamente tutti i dettagli.

Se vi sentite nervosi all’idea di parlare in pubblico, siate più specifici: che cosa vi spaventa, armeggiare con gli appunti o inciampare sui gradini del podio? Allora cercate di immaginare la tappa successiva: se lasciate cadere le carte, temete che qualcuno si metta a ridere? Grazie a questa strategia, sarete in grado di spostare l’attenzione dalle emozioni ai fatti, e rifletterete su come evitare (o affrontare) eventuali esiti negativi.

Trova la vocazione

Cosa ti manca per essere felice?
Trovare una vocazione!
– consiglia Jonathan Haidt, professore di psicologia all’università della Virginia.

Lavorate di meno, guadagnate di meno, accumulate di meno e dedicate invece più tempo alla famiglia, alle vacanze o altre attività gradevoli. Perseguite i vostri obiettivi ma ricordate: ciò che conta è il cammino, non il risultato. Se il lavoro che svolgete non ha nulla a che vedere con la vostra vocazione, perché non tentate di impostarlo in modo che vi appaia qualcosa di più di un semplice stipendio a fine mese?

Il segreto della felicità sta nel fare qualcosa che vi faccia brillare gli occhi e sentire in pace con voi stessi.
Se il lavoro che fate non è quello che vi appaga di più, trovate un’alternativa più interessante per il vostro tempo libero.
Trovate attività che sappiano coinvolgere pienamente la vostra attenzione: cantare in coro, dipingere, praticare sport.
Solo così vi sentirete 'in sintonia' con voi stessi. Tutti abbiamo necessità di dare e ricevere amore, di impegnarci e di sentirci collegati a qualcosa di più grande di noi: create le condizioni ideali e abbiate pazienza.

Coltiva l’ottimismo 

Ultimo segreto, ma non ultimo per importanza, è quello svelato da Sonja Lyubomirsky: il segreto per vivere felici è mostrarsi felici.

Ho scoperto che il tasso di felicità lo possiamo influenzare attraverso il nostro modo di agire e di pensare. Ho identificato 12 attività che rendono felici, tutte cose che le persone appagate fanno spontaneamente». Eccole: esprimete la vostra riconoscenza; coltivate l’ottimismo; evitate ogni forma di ossessività per quello che fanno gli altri; siate cortesi, più del normale; trovate tempo per gli amici; sviluppate strategie per affrontare le difficoltà; imparate a perdonare; appassionatevi a qualche attività e siate pronti a esplorare nuovi orizzonti; gustatevi le gioie della vita; puntate sempre verso obiettivi importanti; coltivate il senso religioso e la spiritualità. E infine, esercitatevi ad essere felici!

Conclusioni

La teoria della felicità spiegata dalla Lyubomirsky ingloba un po’ tutti i punti trattati in questo articolo.
Attraverso questa lettura ho voluto chiarire un concetto fondamentale: il segreto che ti svela come vivere felici risiede solo ed esclusivamente in noi stessi!
La felicità va raggiunta con le nostre azioni, con i nostri esercizi mentali e grazie alla nostra predisposizione.

È importante volerlo davvero affinché accada: potrai lamentare gli eventi della tua vita o sentirti incastrato in uno stato mentale negativo dal quale non riesci ad uscire, ma il segreto per combattere la tristezza e recuperare l’ottimismo e la felicità ormai persi risiede solo in te.
Quindi, segui i consigli appena letti e impara a essere felice!

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