Malessere da cambio di stagione: perché la primavera porta stanchezza e come si può superare questo periodo.

Il cambiamento di stagione porta con sé alcune modifiche climatiche che influenzano mente e corpo e portano al peggioramento o alla comparsa di sintomi psicologici e fisici. Ma esiste un modo per contrastare questo malessere.

Ore di luce in più, raggi di sole che scaldano i volti, giardini colorati e alberi in fiore: finalmente primavera.

E questo significa che sta per arrivare l’estate.

Ma se per alcuni l’estate è la stagione che scalda il cuore e risolleva l’umore, per molte altre persone – circa due milioni di italianila primavera e l’estate rappresentano le stagioni del malessere.  

Il cambio di stagione non risparmia nessuno
: l’arrivo della primavera e quindi dell'estate porta il nostro corpo ad un cambiamento difficile da affrontare.

Non c'è niente di cui preoccuparsi: gli effetti del cambio di stagione sono momentanei.  

In questo articolo scopriremo quali sono le cause che si celano dietro questa stanchezza primaverile, e come è possibile affrontare e superare questo periodo.

Gli effetti del cambio di stagione

Ogni volta che c’è un cambio di stagione, si manifestano una serie di disturbi, momentanei, ma fastidiosi perché è difficile conviverci.
Una recente indagine dell’Osservatorio Doxa-Aidepi l’ha dichiarato: l’86% delle persone (35 milioni tra i 18 e i 70 anni) soffre dal punto di vista fisico o psicologico, di malessere stagionale.

Le modifiche climatiche, soprattutto in primavera, influenzano mente e corpo e portano al peggioramento o alla comparsa di sintomi psicologici e fisici quali: stress, stanchezza, irritabilità, sbalzi d’umore, scarsa concentrazione, apatia, eccessivo appetito con forte desiderio di mangiare cibi ad alto contenuto di carboidrati, o al contrario diminuzione di appetito, sonnolenza e letargia.

Diventa difficile anche gestire le relazioni sociali e affettive: mancano le energie, la vitalità, non si ha voglia di far niente.

I sintomi non sono uguali per tutti
: c’è chi subisce gli effetti in modo maggiore, e quindi necessita di supporto farmaceutico, chi invece subisce gli effetti in modo leggero e riesce a superare facilmente il periodo.

Le cause del malessere di stagione sono imputabili a due diverse motivazioni: di tipo “organico” e di tipo” “psicologico”.

Cause “organiche” del malessere da cambio di stagione

A partire dalla primavera iniziano a modificarsi due fattori importantissimi: luminosità e temperatura, che incidono in modo pesante sulla biochimica cerebrale e sull’attivazione psicofisiologica di tutti noi, con effetti molto soggettivi. 

Entriamo nello specifico:

  • l’aumento delle ore di luce e della sua intensità porta ad una maggiore produzione di “Cortisolo” (il cosiddetto “ormone dello stress”). L’organismo lo produce per far fronte all’aumentato fabbisogno di energia che segue la fine dell’inverno e l'allungamento del periodo di luce giornaliero.

    Questa variazione può provocare conseguenze negative in tutte le persone, causando nervosismo e sbalzi d’umore, ma provoca conseguenze peggiori in chi già soffre di un disturbo ansioso (e/o depressivo).
  • Oltre al cortisolo aumenta anche la produzione di “Melatonina” e la quantità di “Serotonina” (ormone del buonumore) in circolo, proporzionalmente all’esposizione alla luce solare.

    Questo determina variazioni biochimiche anche brusche che possono portare all’aumento dell’attivazione fisiologica che provoca maggiore disagio nei soggetti che già soffrono di ansia.

Per quanto riguarda le cause organiche, quindi, il nostro organismo necessità solo di tempo per adattarsi.

Cause “psicologiche” del malessere da cambio di stagione

Guardando il lato psicologico del malessere, quello che incide è l'“interpretazione” dell'insieme dei fattori fisici che si modificano e dei loro effetti diretti sul corpo.

L’aumento della luminosità, le variazioni dell’umidità e il caldo,
possono spaventare in particolare chi soffre di:

  • chi soffre di attacchi di panico;
  • chi presenta sintomi ansiosi di natura respiratoria (fame d’aria, sensazione di respirare male e di non riuscire a riempire e/o a svuotare del tutto i polmoni)
  • chi presenta sintomi pseudo-neurologici (vertigini, sensazione di testa leggera, paura di svenire per abbassamento della pressione).

Quando non si è conoscenza del fatto che questi sintomi potrebbero essere causati dal cambio di stagione, si comincia a vivere male. I sintomi vengono interpretati in modo errato e si pensa a cause differenti che portano un aumento di stress.

Se ti trovi nel cambio di stagione, e hai notato uno o più segnali descritti sopra, tranquillo: oltre ad essere una situazione passeggera, esiste anche un modo per uscire indenni da questo periodo.

Come alleviare il malessere stagionale

A partire dalla primavera è necessario adattare le proprie abitudini e gli stili di vita alle modificazioni stagionali.

  • Fai attività fisica, preferibilmente negli spazi aperti.

    Svolgere una leggera attività fisica (bastano anche 30 minuti) è sempre indicato per migliorare l’umore e rilassare la mente, ma anche per ritrovare energia. Va bene anche solo dedicarsi a semplici passeggiate.
 Non importa che ci sia il sole o che la giornata sia nuvolosa, ciò che conta è che tu stia all’aperto.
  • Cambia alimentazione.
    
Dopo l’accumulo invernale, la primavera richiede leggerezza e depurazione. Devi cambiare alimentazione, eliminare alcuni cibi e introdurne altri.
    
Comincia a bere molta acqua. Vanno bene anche the e tisane depurative per eliminare scorie e tossine dall’organismo. Il mondo delle erbe è un ottimo supporto: puoi sfruttare le proprietà detossinanti del cardo mariano, della cicoria e del tarassaco, e quelle depurative del carciofo.
    
Aumenta il consumo di frutta (soprattutto di stagione) e di verdura cruda e cotta. Introdurrai vitamine e sali minerali che ti daranno carica e riserve preziose.
    
Riduci il consumo di proteine animali, alimenti grassi, cibi fritti e caffè.
  • Concediti momenti di relax.
    Puoi fare una passeggiata, leggere un libro o ascoltare musica. Oppure dedicarti al giardinaggio: il contatto con la terra aiuta a ridurre ansia e stress e a rilassarsi.
  • Dormi 7/8 ore a notte.
    Non basta assicurarti le ore di sonno. La sera prepara una cena leggera e non grassa, escludendo the, cioccolato e caffè.
    Riposi meglio e ti svegli ricaricato.

In caso di difficoltà si può sempre ricorrere agli integratori, come ad esempio il magnesio, utile anche per una migliore assimilazione della vitamina C.

Conclusioni

Questi rimedi sono utili se i sintomi sono effettivamente causati dal cambio di stagione.

Se il malessere dovesse persistere, potrebbe esser necessario un consulto medico e psicologico più approfondito. Forse i sintomi sono un segnale di un disturbo latente causato da altri fattori, che il cambio stagionale ha messo in evidenza.

Quindi fai attenzione ai segnali del tuo corpo: a tutto c’è una risposta, e se si tratta di cambio di stagione, adesso sai come comportarti!

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