Tanoressia: sempre più donne sono ossessionate dall'abbronzatura
In estate si sa, l'abbronzatura è un must. Ma cosa succede quando la ricerca continua dell'abbronzatura diventa una vera e propria ossessione? Quelle più a rischio sono le donne con una particolare tendenza al perfezionismo.
L’estate è finalmente arrivata, si indossano magliette a maniche corte, vestiti, gonne e pantaloncini. Abbiamo scordato qualcosa?
Facciamo un passo indietro, prima bisogna abbronzarsi! Ecco il principio della Tanoressia.
Non è colpa nostra, sono i media che ci inducono a pensare che una ragazza abbronzata diventa più seducente. Ci mostrano Immagini che finiscono per influenzare l’immaginario femminile, senza tener conto dei rischi.
Avere la pelle abbronzata diventa una vera e propria ossessione.
Nella maggior parte dei casi senza aspettare di poter prendere il sole si ricorre a lampade ed autoabbronzanti; così, a giugno sono tutte sicure di poter sfoggiare i propri abiti migliori, con una abbronzatura “da paura”.
Ma la Tanoressia è una dipendenza e come tale va curata.
Vediamo quali sono i sintomi e quali i possibili rimedi.
Ecco i punti che affronteremo:
Cos’è la Tanoressia
È un disturbo psicologico legato alla ricerca e alla esposizione eccessiva ed ossessiva al sole.
Secondo uno studio condotto in Italia, questo disturbo o “fame da abbronzatura”, coinvolge il 20% della popolazione, oltre 11 milioni di persone.
Viene colpita 1 donna su 5, tra i 25 e i 54 anni d’età, e si tratta di donne con una pelle già di base scura, solitamente magre e con il vizio del fumo.
Ma il fenomeno è abbastanza diffuso anche tra gli uomini.
Il termine "Tanoressia", deriva da “tanning” (abbronzatura) e “anoressia” (errata percezione del proprio corpo). Il rimando alla più nota malattia alimentare, appunto l’anoressia, non è casuale.
La “Tanoressia” infatti si caratterizza per una dipendenza psicologica dal sole e per una errata percezione di sé stessi: così come gli anoressici si vedono sempre “non abbastanza magri”, anche i tanoressici si vedono “non abbastanza abbronzati”.
Uno dei meccanismi che scatta è quello della ricerca del piacere. Quando la pelle è esposta alla luce, che sia solare o ultravioletta delle lampade, rilascia endorfine; questi ormoni stimolano la sensazione di benessere.
Ma a livello psicologico, il problema è ben più grave.
Se ci sono conflitti interiori irrisolti è facile cadere in questa trappola. La pelle è il mezzo sociale con cui ci mostriamo al mondo, quindi in caso di problemi di autostima o se non ci si sente sicuri del proprio aspetto,
si può verificare questa dipendenza.
Nel corpo abbronzato spesso si vede la perfezione. E una donna che si sente perfetta è sicura di sé.
Quindi, riassumendo, questo disturbo si fonda su un “senso di insicurezza del sé corporeo”, e quindi il tono dell’umore, l’autostima e il senso di benessere sono direttamente proporzionali al livello di abbronzatura.
I rischi per la salute
Prendere troppo sole è un fenomeno che comincia realmente e preoccupare gli esperti.
Un’eccessiva esposizione, sia ai raggi solari, sia a quelli artificiali, può portare la pelle a sviluppare diverse patologie.
Tra queste:
- Eritemi
- Ustioni
- Invecchiamento della pelle
- Comparsa di rughe
- Macchie iperpigmentarie
- Melanomi
Oltre alle malattie dell’abbronzatura, quindi danni a livello fisico, il sole reca danni anche a livello psicologico.
Dopo la prima fase di abbronzatura, se non si è soddisfatti la ricerca continua. E più continua più si cerca altro. Quando l’abbronzatura non sarà più sufficiente, allora ci si imbatterà in altre dipendenze.
Un appunto: occorre differenziare la dipendenza da quella che è invece la corretta esposizione al sole, nelle ore giuste, nei tempi giusti e con le creme protettive più adatte alla nostra pelle.
I consigli e i possibili rimedi
Se ti rendi conto che la ricerca continua di sole è diventata una vera dipendenza, sei sulla strada giusta.
La presa di coscienza è il primo passo verso la guarigione.
Ma occorre rivolgersi ad uno specialista. Anzi, due:
- 1Il dermatologo dovrà verificare eventuali danni già prodotti e cercare subito dei possibili rimedi.
- 2Lo psicologo, indagherà sulla psiche dell’individuo, cercando di scoprire cosa c’è dietro il bisogno irresistibile di apparire a tutti i costi, anche a rischio di “rimetterci la pelle”.
La cura sarà graduale: ridurre pian piano l’esposizione al sole per far si che il corpo si disintossichi.
Conclusioni
L’abbronzatura invecchia la pelle, quindi prima o poi l’effetto sarà l’opposto: da giovani, belle e abbronzate, ci si potrebbe ritrovare ad essere “vecchie e abbronzate.”
Quindi fai attenzione: abbronzati, ma con buon senso!
E dalle pubblicità, prendi solo i consigli migliori!
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