Non riesci ad addormentarti o trovi difficile dormire bene la notte? Segui queste semplici 10 regole e elimina l'insonnia.

Uno stile di vita particolare, viaggi, cambio di stagione e stress possono essere alcune delle cause che provocano l’insonnia. Dormire bene è importante per il benessere e la salute del proprio corpo e seguendo questi consigli potrai tornare a dormire serenamente.

Almeno una volta nella vita, a tutti è capitato di avere difficoltà a dormire o addirittura di non riuscire a chiudere occhio passando la “notte in bianco”.

Può sembrare che non ci sia un motivo evidente, ma analizzando la propria vita, le proprie giornate e abitudini, le cause vengono a galla.

Se pensi di essere il solo a soffrire questa condizione ti sbagli: sei in numerosa compagnia! Un terzo della popolazione italiana soffre di insonnia. Si tratta di una delle "più gravi" complicazioni della nostra epoca e a soffrirne sono soprattutto le donne: sono quasi il doppio rispetto agli uomini.

Ci accorgiamo dell'importanza del sonno quando questo viene a mancare e ci ritroviamo la notte, nel letto con gli occhi aperti a fissare il soffitto.

Cosa provoca questo fenomeno?
Scopriamo quali sono le cause dell’insonnia e quali le regole da seguire per poter ritrovare il benessere fisico e mentale, che solo una buona dormita di notte riesce a darci.

Perchè è fondamentale dormire la notte

L'essere umano è un animale diurno e non è fisiologicamente equipaggiato per poter vivere di notte.
Ad esempio, vede male al buio, mentre ottiene alti livelli di "energia" dalla luce solare.

Il sonno è un meccanismo naturale importante, indispensabile all’organismo per rigenerarsi sia fisicamente che mentalmente.

Durante il sonno l’organismo recupera le energie, il cervello si riposa riducendo l’attività e tutti i ritmi biologici rallentano.

Gli adulti hanno bisogno di dormire circa 7-8 ore per notte, anche se non sono tanto importanti le ore di sonno, quanto la qualità di quest’ultimo.

Ovviamente, il fabbisogno cambia da persona a persona anche in base all’età, alle abitudini e allo stile di vita. Occorre individuare le proprie esigenze e imparare a rispettarle.

Il nostro corpo ci comunica sempre qualcosa ed è così delicato da essere facilmente soggetto a fattori esterni, psicologici o ambientali. Cause come il continuo viaggiare (jet lag) o lo stress, come anche traumi di vario genere, possono seriamente compromettere il nostro meccanismo naturale che regola il ciclo notte-giorno (ciclo circadiano)

Queste alterazioni provocano disturbi del sonno e di conseguenza insonnia.

Cos’è l’insonnia

L’insonnia è lo stato in cui una persona percepisce il proprio sonno come insufficiente o insoddisfacente.
Siamo in presenza di insonnia quando non riusciamo a trarre beneficio dal riposo perché dormiamo troppo poco oppure dorme male.

L’insonnia fa parte delle “dissonnie”, disturbi dovuti ad alterazioni di ritmo, quantità e qualità del sonno, così come le “apnee notturne” e le “ipersonnie” (narcolessia).

Ci sono tanti modi diversi in cui l’insonnia si manifesta: per questo motivo, clinicamente viene classificata tenendo conto di almeno 3 parametri: la sua durata, le possibili cause e la tipologia.

I 3 modi per classificare l’insonnia

Dal punto di vista clinico, l’insonnia non è uguale per tutti. Qualcuno non riesce ad addormentarsi, altri si svegliano nella notte e altri ancora si svegliano troppo presto la mattina.

Classifichiamo l’insonnia basandoci su 3 parametri:

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    In base alla durata. La durata dell’insonnia può variare da persona a persona e può subire modificazioni nel corso della vita di una stessa persona. L’insonnia può essere:
  • occasionale, se il periodo in cui si manifesta il disturbo del sonno varia tra una e tre notti;
  • transitoria, se il periodo in cui si manifesta il disturbo del sonno varia tra tre notti a tre settimane;
  • cronica, se il disturbo si manifesta da più di tre settimane.
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    In base alle cause. In questo caso dobbiamo capire se le notti in bianco sono solo un disturbo notturno che non ha effetti durante la giornata, o se invece causano altri disturbi come stanchezza, disturbi della memoria, irritabilità, ansia o sonnolenza. Per questo distinguiamo:
  • l'insonnia primaria o non organica, quando la persona è sana e non ci sono cause apparenti che giustifichino l’insonnia;
  • l’insonnia secondaria, quando l’insonnia è dovuta ad altre malattie fisiche o altri problemi psicologici, come la depressione.
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    In base al momento in cui si manifesta. L’insonnia cambia a seconda del momento della notte in cui si manifesta. Distinguiamo:
  • l'insonnia iniziale, quando la persona fatica ad addormentarsi;
  • l’insonnia centrale, caratterizzata da frequenti e lunghi risvegli durante la notte;
  • l’insonnia tardiva, caratterizzata da risveglio mattutino precoce.

Esiste anche un'insonnia soggettiva, ovvero la percezione di dormire poco e male, nonostante i dati oggettivi dimostrino il contrario e la persona dorma più o meno regolarmente.

Le 10 regole per dormire bene la notte

Di seguito fornisco alcuni consigli per dormire bene, o almeno per provare a tornare a dormire serenamente, senza l’utilizzo dei farmaci.

  1. Vai a dormire solo quando hai sonno e non perché sei abituato ad andarci ad una stessa ora;
  2. Spegni subito la luce;
  3. Evita di leggere e di guardare la televisione;
  4. Se non dormi subito dopo 20 minuti, alzati e cambia stanza fino a quando non ti torna il sonno;
  5. Ripeti il punto 4 tutte le volte che ne hai bisogno;
  6. Cerca di svegliarti sempre alla stessa ora;
  7. Evita i pisolini pomeridiani;
  8. Evita di dormire di più per recuperare il sonno, piuttosto fai un buon rilassamento;
  9. Non guardare mai l’ora: non lasciare che la preoccupazione di non dormire accresca la tua ansia e ti impedisca di addormentarti;
  10. Fai un po’ di esercizio fisico regolarmente, anche una passeggiata rilassante va bene, nelle prime ore serali, per scaricare stress e tensioni.

Segui questi consigli: riuscirai ad addormentarti e la qualità delle tue ore notturne migliorerà notevolmente. Ricorda, impara ad ascoltare il tuo corpo e le sue esigenze.

Quando ricorrere ai sonniferi

​Se i problemi di insonnia persistono, potresti dover ricorrere all’aiuto dei sonniferi.

Il sonnifero, se preso occasionalmente su consiglio del medico, può essere utile a superare un particolare momento di crisi e a ristabilire un modello di sonno normale.

Ma se usati per un periodo prolungato, i sonniferi possono indurre un circolo vizioso di dipendenza fisica o psicologica.

Questo accade perché il corpo, in poche settimane, sviluppa una tolleranza al farmaco: la dose iniziale diventa inefficace e si dorme meno. La tentazione diventa quella di prenderne una dose maggiore per dormire di più, e così via.
Alla lunga i sonniferi possono inibire il sonno invece di risolvere il problema che sta all'origine dell'insonnia.

Conclusioni

Puoi mettere in pratica le soluzioni e i consigli che ti ho proposto fin qui tranquillamente, a meno che tu non sia in presenza di cause o conseguenze gravi.


In caso contrario, ti consiglio sempre
il parere di un medico che sappia effettuare una corretta diagnosi del problema.

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